sabato 13 gennaio 2018

Considerazioni statistiche sulle partenze dei treni

Bisognerebbe che il treno
passasse. E una finestra avere
affacciata ai binari. Ascoltare 
gli annunci delle partenze imminenti.
Contare quante valigie verdi
e quante rosse. Scrupolosamente
annotare le dimensioni. Prospetticamente
sapere chi per poco
chi per tanto sta andando.
Il rapporto donne-uomini,
vecchi-giovani. Quanti stranieri.
Censire, contare, ammansire.
Enumerare paesi
case cantoniere
passaggi a livello.
Contare il numero dei baci 
scambiati davanti alle porte scorrevoli.
Congetturare quanto la lunghezza
del bacio correli alla lunghezza
della nostalgia
tenere conto di tutte le variabili
ad esempio che ti bacio brevemente
o non ti bacio affatto
o nemmeno ti saluto
se stai per mancare
-perché introdurre una presenza 
in un’assenza già così spaziale?
Tenere conto che alcuni
non portano valigie
se sanno già che non ritorneranno
-nessun morente si è mai accollato
il peso del proprio corpo,
nessun nascente è mai nato vestito-.
Considerare che alcuni partendo
staranno tornando
che certe stazioni servono al treno
per fare il treno
al viaggio per fare il viaggio
ai cartelli per fare i cartelli
che nessun convoglio ha mai pianto 
stridendo sui binari
che alcuni non comprano il biglietto
e non lasciano traccia
che molti arriveranno in ritardo
alcuni addirittura compreranno ogni giorno
una tratta e mai saliranno
collezioneranno viaggi non fatti 
addii non celebrati.
Alcuni verranno solo ad aspettare 
rimarranno in silenzio
un poco imbarazzati
osservando sparire
anche l’ultimo passeggero
come tutti quelli che attendono 
chi non arriva
mordicchiandosi il labbro
mangiucchiandosi le unghie
leggendo vecchi rotocalchi
o annunci pubblicitari.
Fatte queste considerazioni
troppo grande è la variabile
per fare previsioni.
Eppure bisognerebbe che il treno
 passasse. E una finestra avere
affacciata ai binari. E prestare attenzione
alle proprie comuni variabili:
stiamo sempre andando o tornando,
forse stanziando in attesa,
gli occhi abbassando
per non congedarci. E io colleziono
biglietti per alcuni non-viaggi.
Non ti saluto e non ti bacio, 
sei partito anni orsono 
e in questo tempo ho fatto molte cose:
mi sono comprata ad esempio
una casa vista stazione.