dopo i luminescenti voli notturni.
Attende
coi suoi tentacoli bruni
con speranze scavate
la violenza sublime
con speranze scavate
la violenza sublime
della morte.
Ma poi la terra ti riprende
quando pensi di non ritornare.
Ti riassorbe coi suoi usignoli stonati
col fado malinconico nelle bettole
col sapore agro del vino.
Poi mi bagno di acqua le palpebre
dopo averle accecate d'astri lontani.
E ti risento sugli occhi
bocca e mani e qualche crepa d'arsura
e camminiamo sulle pietre aguzze
felici del callo e del sangue.
Ma poi la terra ti riprende
quando pensi di non ritornare.
Ti riassorbe coi suoi usignoli stonati
col fado malinconico nelle bettole
col sapore agro del vino.
Poi mi bagno di acqua le palpebre
dopo averle accecate d'astri lontani.
E ti risento sugli occhi
bocca e mani e qualche crepa d'arsura
e camminiamo sulle pietre aguzze
felici del callo e del sangue.
Poi torniamo al respiro
dopo una breve apnea d'eternità.
Curiamo un passero caduto
che ha scelto la terra
per essere ancora
dopo un volo lungo una vita.