B notte lo vedi ho imparato
ad abbreviare a non mettere la punteggiatura
a essere moderna
essenziale
Quando dicono butta giù i pensieri
forse si buttano giù così come birilli bianchi e neri
B notte tante volte finché non senti
tra i cuscini B notte
tra i fili delle reti telefoniche
le grondaie i tubi le antenne i tuoni i venti da ovest
tra i fili delle reti telefoniche
le grondaie i tubi le antenne i tuoni i venti da ovest
ogni volta che non abbrevi B notte
che ti stendi nell’insonnia ti stiracchi i sogni sulle ciglia parli col labiale
ogni volta che dimentichi la B e dici solo notte
notte libera oscura stellata malinconica blu
blu con lune gialle
e nuvole bluette cieli a pois
e poi ritorna B notte
che non è buona notte
necessariamente
potrebbe essere bella notte basta notte brava notte
baciante notte beata bisognosa
blu blu blu
baldanzosa bizzarra
banale benevola notte
e dopo aver detto tutte le B
sarei capace di dirti C notte
giusto per non perdere il filo
coi tuoi occhi assonnati e sgranati
C notte
combattiva celestiale
concreta camaleontica notte
(notte che magari è giorno)
credente (per fedeli) catartica (per iniziati) corrente (per precisi ossessivi da calendario)
calante crescente cadente (luna e stelle)
cadenzata (con pioggia) notte
e poi se vuoi passiamo a D notte
e E notte e così via
giusto per essere moderni senza schemi
e abbreviare sempre
e così allungare dei pensieri le ombre
appenderli ai lampioni come bucato
e tanto tempo passare tra una finestra e l’altra
a decifrare sigle controluce chiedendosi
Essenziale o Eretica notte?
Dolce o Dormiente?
e mai
mai dormire notte alcuna
usar le lettere come piccioni viaggiatori del dubbio
sai io abbrevio
perché più presto trascorrano
tutte le notti senza di te
fino alla Z.